Progetto “INNOVARE”

INNOVARE – Impianti iNNOVAtivi per poligenerazione distribuita da biomasse Residuali

Ministero dello Sviluppo Economico

Direzione Generale per gli Incentivi alle Imprese 

FONDO PER LA CRESCITA SOSTENIBILE
Horizon 2020 – PON Imprese e Competitività 2014-2020

Progetto Ammesso al Finanziamento con Decreto n. 4700 del 20/11/2017 

 

Responsabile Scientifico: Ing. Michela Costa

Programma: Horizon 2020 – PON Imprese e Competitività 2014-2020

Ente finanziatore: Ministero dello Sviluppo Economico

Soggetti partner: EPM s.r.l.CRAVEB – Consorzio di Ricerca per l’Ambiente, i Veicoli, l’Energia e i Biocombustibili e Istituto Motori del CNR

Costo progetto: € 673374,38

Settore/Ambito: Tecnologie volte a realizzare gli obiettivi della priorità “Sfide per la Società” prevista dal Programma Orizzonte 2020 (D.M. 1.6.2016)

Periodo: 2017-2020

Codice progetto: F/050495/01-03/X32

CUP: B88I17000270008

Sito web progetto: www.innovarebioenergia.it

Responsabile Scientifico IM-CNR: Ing. Michela Costa

Partecipanti IM-CNR: Ing. M. Costa, Ing. M. V. Prati, Ing. G. Di Blasio, Ing. M. A. Costagliola, Ing. S. Iannaccone, Ing. C. Beatrice, Ing. C. Guido, Ing. L. De Simio, Ing. B. Iorio, Dott. G. Perretta, Dr.ssa L. Barone, p.i. A. Albano, p.i. A. Schiavone, A. Piccolo, R. Maniscalco

Finanziamento IM-CNR: € 373617,97

 

Dettagli del progetto

Mediante la proposizione di configurazioni impiantistiche innovative di conversione di biomassa in energia direttamente fruibile in prossimità dei siti di raccolta o produzione, il progetto INNOVARE rappresenta una concreta soluzione al problema dello smaltimento dei residui forestali e agro-alimentari.

La valorizzazione di biomasse residuali di attività agricole o agro-industriali assume un ruolo determinante quale misura volta a tradurre in realtà l’ambizioso concetto di “economia circolare”, ovvero di un sistema economico-produttivo, ed anche sociale, in cui ogni materiale di scarto è riutilizzato al massimo livello per la riduzione dell’impatto delle attività umane sulla biosfera. L’Italia, data la natura del territorio e le tradizionali attività produttive, si presenta particolarmente interessante per il recupero di residui derivanti sia dalla produzione e dalla lavorazione dei prodotti di colture particolarmente diffuse, come uva, pomodori e olive, sia dalle operazioni di potatura che rientrano tra le attività di gestione forestale, finalizzate alla prevenzione degli incendi boschivi e alla tutela del patrimonio naturale.

Le biomasse disponibili, che oggi comportano un costo da sostenere per le realtà locali, diventano nell’ambito di INNOVARE un valore, per la produzione combinata di energia elettrica, termica e frigorifera a servizio di utenze decentralizzate, spesso sede di impianti energetici obsoleti, responsabili di elevate emissioni di gas ad effetto serra in atmosfera. Le promettenti prospettive di reimpiego di sottoprodotti quali sansa, scarti di lavorazione dell’industria agro-alimentare e potatura, rappresentata dalla trasformazione ai fini energetici, è stata individuata da EPM come una valida soluzione al problema dello smaltimento e una possibilità ottimale di applicazione delle sue competenze nei diversi ambiti.

L’intento di tradurre in realtà le finalità suddette e la profonda conoscenza della realtà campana hanno quindi condotto alla creazione di un team specializzato, transdisciplinare e con competenze complementari. La EPM ha infatti stretto un’intesa con il CRAVEB e l’Istituto Motori del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) per la proposizione del progetto INNOVARE e la sua realizzazione su un periodo di 30 mesi. IL CRAVEB è un consorzio costituito con l’obiettivo di impiego e valorizzazione di biomasse e promozione dello sviluppo dell’industria agro-alimentare, mentre l’Istituto Motori del CNR, fin dalla sua fondazione, opera a livello internazionale nel campo della ricerca finalizzata all’ottimizzazione energetica e ambientale dei sistemi di conversione.

Si prevedono attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale per l’individuazione di soluzioni impiantistiche innovative complete per utenze di vario tipo, quali edifici comunali o scolastici in zone montane o rurali, complessi commerciali decentrati, industrie dell’agro-alimentare, strutture inserite in parchi naturalistici o aree protette.

Il progetto, attraverso una dimostrazione operativa che coprirà gli ultimi 6 mesi di durata, è finalizzato alla verifica della sostenibilità di filiere di valorizzazione energetica di biomasse mediante gassificazione e combustione del syngas prodotto in motori a combustione interna (MCI) alternativi, prevedendo, a monte e per una durata di 2 anni, l’analisi dettagliata e l’ottimizzazione in termini energetici ed ambientali dei singoli componenti e dei singoli sotto-processi di una specifica tecnologia di micro-cogenerazione da biomassa già in via di sviluppo. Il positivo svolgimento delle attività previste potrà avere ricadute importanti in ambito nazionale, contribuendo alla diffusione dell’impiego delle fonti rinnovabili in aree in cui la loro penetrazione è stata limitata dall’installazione di sistemi alimentati da fonti rinnovabili non programmabili.

Tale ricaduta è del tutto in linea con le principali priorità del programma H2020 in ambito energetico e più in generale con le priorità Europee e gli obiettivi internazionali del United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC) e successive Conferences of the Parties (COP).